Il continuo monitoraggio del virus SARS-CoV-2 e delle sue varianti, tramite unica PCR, è lo strumento più efficace nelle mani dei sistemi sanitari mondiali per mantenere sotto controllo il virus responsabile della CoViD-19 ed intercettare sul nascere nuovi focolai.
Questa missione è oggi resa più complicata dalla necessità di valutazione dell’andamento dei principali virus respiratori capaci di indurre sintomatologie simili: Influenza A, Influenza B e RSV.
La disponibilità di un unico kit capace di individuare nella stessa corsa Omicron in tutte le sue principali forme circolanti e prevalenti (BA.1, BA.2, Ba.2.12.1, BA.4 e BA.5) e le forme influenzali H1N1, H3N2 (Flu-A), Flu-B e RSV rende concreta la possibilità di dare vita ad un monitoraggio efficace.
In linea con l’impegno che OaCP si è assunta di fornire a tutti i nostri clienti degli strumenti diagnostici veloci ed affidabili durante questo difficile periodo, anche per questa sfida il nostro reparto R&D ha lavorato incessantemente per creare un kit che definisce in maniera precisa e specifica la presenza dei principali virus respiratori (SARS-CoV-2, influenza A, B RSV) ma anche farlo senza necessità di cambiare strumentazione da laboratorio*, fornire nuovo training al personale o allungare i tempi diagnostici.
Qual è la situazione attuale?
Al momento Omicron rimane la forma circolante più comune di SARS-CoV-2, ma i dati raccolti dal Programma globale di controllo delle influenze, organo interno all’OMS dimostrano come anche i “vecchi virus” influenzali hanno ripreso a circolare, complice una minore attenzione medica e un ridotto uso di mascherine negli ambienti chiusi.
Sebbene Omicron rappresenti una sfida importante per la comunità scientifica, poiché per la prima volta dall’inizio della pandemia assistiamo ad una forma circolante con un altissimo potenziale di contagio (si stima che Omicron possa replicare 70 volte più velocemente di Delta , essa appare con un outcome meno severo delle forme precedenti, complici in questo caso il tasso di vaccinazione e l’incidenza di precedenti contatti con SARS-CoV-2 tra la popolazioneDopo le ormai prevalenti VOC (Variant Of Concern) BA.1 e BA.2 e visti i nuovi tassi di diffusione, il 13 maggio 2022, ECDC ha riclassificato due sotto varianti ormai comuni di Omicron, BA.4 e BA.5 come nuove VOC..
La diffusione del virus SARS-CoV-2 non si arresta.
Secondo i dati di Gimbe, al momento BA.4 e BA.5 mostrano un aumento di trasmissibilità pari al 10% in più rispetto a BA.2, con un’evasione immunitaria molto alta. Non si hanno ancora dati rilevanti al riguardo della efficacia vaccinale fornita da un ciclo completo e dal ciclo completo associato alla dose booster.
L’influenza non resta alla porta.
A tale situazione, in continua evoluzione, si associa la trasmissione di virus che stanno tronando a farsi notare, ovvero i famosi virus influenzali A, B e il virus respiratorio sinciziale RSV. Stando ai dati ECDC, l’influenza A nelle sue due forme equamente circolanti, H1N1 e H3N2, rappresenta il 51% dei virus influenzali, mentre l’influenza B rappresenta il 49%.. A questi si unisce anche il Virus Respiratorio Sinciziale RSV, il quale, a periodi alterni (primavera e autunno), continua a rappresentare una forte minaccia soprattutto per bambini e fragili.
Al fine di evitare nuovi focolai di trasmissione che potrebbero ulteriormente complicare il ritorno alla normalità, il controllo di tali virus risulta necessario e deve inserirsi nelle procedure consolidate di monitoraggio del virus SARS-CoV-2.
Written by Simone Di Giacomo, PhD, OaCP R&D Manager